Il successo del jazz in Italia è testimoniato dal livello dei locali dedicati a questo genere musicale, luoghi di classe dove rilassarsi dopo aver subìto uno di quegli interventi ormai all’ordine del giorno per aumentare il seno di una misura o più semplicemente dopo lo stress della normale giornata lavorativa.
Sono posti che hanno una loro magia, ai quali anche i musicisti sempre in tour si affezionano, perché spesso hanno una storia particolare alle spalle. Questo post del blog serve a raccontarvi quelli più importanti.
La Casa del Jazz a Roma
Nella Capitale non si può non iniziare da questa struttura, restituita al pubblico nel 2002 dopo essere appartenuta al boss della Banda della Magliana Enrico Nicoletti. Oggi ospita, fra gli altri, un ristorante aperto a tutti, uno studio di registrazione, delle dependance destinate ai musicisti che vogliano soggiornare nella struttura e, naturalmente, le sale concerto.
Il Blue Note a Milano
Aperto nel capoluogo lombardo nel 2003, questo locale ha un nome che è sinonimo di jazz, e infatti fa parte del circuito dei “Blue Note Club” aperti in giro per il mondo a partire da quello storico di New York City. Qui passano da ormai quasi un ventennio i più famosi jazzisti contemporanei, e qui gli appassionati possono decidere di “abbonarsi” al locale per sostenerlo sulla media distanza, disponendo di più ingressi liberi a loro piacimento.
L’Alexanderplatz a Roma
Ancora a Roma, l’Alexanderplatz, vicino alle Mura Vaticane, è il più antico jazz club in Italia e considerato fra i 100 migliori al mondo.
Anche se il suo fondatore non è più fra noi, la musica live rimane al centro della sua attività, e c’è ancora spazio per i giovani anche se su questo palco hanno suonato personaggi del calibro di Michel Petrucciani, Chet Baker, Chick Corea, Wynton Marsalis o Joshua Redman.
Il Count Basie Jazz Club a Genova
Nel mezzo dei caruggi genovesi c’è un luogo magico dedicato a uno dei giganti del jazz di ogni tempo. È un’associazione a occuparsi di questo locale, attività tanto più nobile perché davvero c’è il tentativo di accontentare la variegata clientela che segue con affetto la programmazione del CBJC.
Proprio perché c’è un collettivo a seguire gli eventi, del Count Basie piace soprattutto l’apertura alle serate di jam session, che hanno creato nel resto del mondo tanti progetti artistici diventati immortali. E chissà che anche qui…